Immergersi nel verde del Parco La Versiliana

Si dice Versilia e si pensa immediatamente a distese di sabbia adornate da iconiche cabine, acquisti griffati nelle boutique di lusso e serate a lume di candela nei ristoranti stellati della costa toscana. Un immaginario che rispecchia le unicità della nostra destinazione, ma che non le rende pienamente giustizia.

Accanto al mare da cartolina e alla dolce vita, la Versilia offre cultura, storia e rifugi naturali immersi nella quiete e nel silenzio. Come il Parco La Versiliana, piacevolissimo da visitare in ogni stagione..

 

Oasi naturale cara a D'Annunzio

Il Parco della Versiliana si snoda per oltre 800.000 metri quadrati, tra i comuni di Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi, cingendoli in un abbraccio di verde.  

Deve il suo nome all’omonima villa ottocentesca ospitata al suo interno, celebre per avere accolto nei primi anni del Novecento il poeta Gabriele D’Annunzio, ammaliato dal bucolico incontro di querce, lecci, pini e sentieri disegnati nel sottobosco. Proprio il vate inaugurò la consuetudine degli incontri pomeridiani e degli spettacoli all’aperto che tutt’oggi si tengono nel parco in estate.

Dune e fossi sabbiosi si succedono ad ampie aree verdi, pervase di odori e rifugio di moltissime specie animali. A seconda del periodo, potrai scorgere tra le fronde upupe, cinciallegre, picchi e verzellini. I generosi ruscelli che alimentano il fiume principale spesso si animano di tartarughe e gallinelle d’acqua, che trasformano una semplice passeggiata in un’esperienza entusiasmante, soprattutto per i più piccoli.

 

La lunga storia del parco

L’attuale parco vanta una genesi lunga e travagliata, che si perde nei secoli. La sua lussureggiante vegetazione deriva da un’antica foresta costiera d’origine medievale, molto apprezzata dalla comunità di Pietrasanta.

Nel 1700, però, il Granduca di Toscana ordinò di frazionare e livellare l’area per farne dei campi da coltivazione in mano ai privati.

I pini che puoi accarezzare nel parco non sono autoctoni: furono piantati nell’Ottocento per riparare il sottobosco dall’azione del vento. Nel corso di XIX secolo la famiglia dei conti Digerini-Nutti acquistò parecchie porzioni di terreno interessato dall’intervento disposto dal Granduca di Toscana. In quegli anni venne costruita l’imponente villa, denominata La Versiliana.

Oggi il parco e la sua meravigliosa villa sono di proprietà comunale, in modo che tutti possano godere del prezioso polmone verde del litorale versiliese.

 

Villa La Versiliana

La villa a tre piani che domina il parco fu edificata nel 1886 su richiesta di Marianna Ginori Lisci Digerini Nuti. Il nome La Versiliana si deve, però, allo scrittore Renato Fucini. Appare come un luogo raffinato e pervaso di poesia, incastonato in uno scenario naturale da sogno. Un luogo disegnato per incontri indimenticabili e passioni irrefrenabili, come quella tra Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse, celebre attrice dell’epoca.

Proprio per seguire il suo amore, il poeta soggiornò nella villa nel 1902 e – concluso l’idillio – vi si recò nuovamente in vacanza, innamorandosene perdutamente. Si narra che proprio qua compose Pioggia nel pineto, tra le sue opere più ispirate.

 

Oggi il Parco La Versiliana rimane un posto speciale, intriso di un’allure impalpabile che dona ad ogni angolo un pizzico di magia. Visitalo in coppia o con la famiglia approfittando dei tanti percorsi di jogging disponibili. Se ami le due ruote, divertiti sulla pista ciclabile Versiliana Bike, che si srotola tra viali alberati e distese erbose fronte mare.